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Archivio annuale 2022

La cessione del credito per i vari Bonus Novità 2022

Iniziamo a scoprire che Cos’è la cessione del credito

L’agevolazione del Superbonus 110% e degli altri Bonus prevedono la possibilità di recuperare la detrazione nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 e Modello Redditi) oppure di optare per contributo anticipato sotto forma cessione del credito o di sconto in fattura.

La cessione del credito è un accordo grazie al quale il creditore trasferisce il proprio diritto di credito a un terzo soggetto, che a sua volta lo riscuoterà dal debitore. Per quanto riguarda i lavori di riqualificazione energetica o ristrutturazione nei confronti delle case ad essere ceduto è il credito d’imposta. Si tratta di un credito verso lo Stato con cui si possono compensare i debiti e ridurre le imposte dovute

sommario

Come si effettua la cessione del credito?

Chi può usufruire della cessione del credito?

Quanto costa la cessione del credito?

Che differenza c’è tra sconto in fattura e cessione del credito?

Non sai come ottenere il tuo Bonus?

Come comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione del credito?

Quando si vede il credito sul cassetto fiscale?

Chi non ha capienza può cedere il credito?

Le novità 2022

Decreto Aiuti bis

Come si effettua la cessione del credito?

Per effettuare la cessione del credito in primis bisogna contattare un professionista che si dovrà occupare di redigere la documentazione e preparare le asseverazioni tecniche. Inoltre bisognerà richiedere un visto di conformità ad un intermediario.  La disciplina introdotta dal decreto antifrodi si applica alle comunicazioni trasmesse in via telematica all’Agenzia delle Entrate a partire dal 12 novembre 2021

Il tecnico asseveratore, incaricato di compilare l’asseverazione Superbonus, deve possedere i seguenti requisiti (art. 2 del DM «Asseverazioni»): essere un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti, iscritto/a al proprio ordine professionale o collegio, libera professione.

Per gli interventi di valore inferiore a 10.000 euro, effettuati su singoli immobili o condomini, ad esclusione del bonus facciate, non viene richiesto né il visto di conformità sulla documentazione né l’asseverazione del tecnico. Allo stesso modo non è necessario per le opere classificate come “edilizia libera” dalla normativa edilizia di riferimento.

Il secondo passo è quello di scegliere il soggetto a cui cedere il credito d’imposta. Secondo il decreto correttivo al “Sostegni ter” la cessione del credito può essere effettuata in maniera libera, e successivamente per altre due volte (tre con il decreto bollette 2022) a banche e intermediari finanziari.

Il terzo passo riguarda l’invio della comunicazione all’Agenzia delle Entrate. La comunicazione deve essere invita entro il 16 marzo dell’anno successivo in cui sono state introdotte le spese di ristrutturazione.

A partire dal 1° maggio l’Agenzia delle entrate attribuisce un codice univoco al credito d’imposta ceduto in sede di prima comunicazione della cessione e non sono ammessi cessioni parziali.

Chi può usufruire della cessione del credito?

Possono usufruire della cessione del credito i soggetti che:

Come previsto dall’articolo 121 del decreto Rilancio, modificato dalla legge di bilancio 2021, i soggetti che:

negli anni 2020, 2021 e 2022 sostengono spese per gli interventi ammessi al Superbonus

negli anni 2020 e 2021 effettuano spese per gli ulteriori interventi indicati al comma 2 dell’art. 121 (interventi di recupero del patrimonio edilizio, interventi di efficienza energetica o antisismici, interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici)

La cessione può essere disposta in favore:

di istituti di credito e intermediari finanziari.

di altri soggetti (persone fisiche, anche esercenti attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti)

dei fornitori di beni e servizi necessari alla realizzazione degli interventi

Quanto costa la cessione del credito?

La cessione del credito non è mai a costo zero. Le banche e gli intermediari riconoscono in genere circa l’80% del valore nominale. Per questo se il proprietario dispone di tutta la liquidità necessaria a volte si può optare per la detrazione in dichiarazione dei redditi.

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Che differenza c’è tra sconto in fattura e cessione del credito?

In alternativa alla cessione del credito è possibile richiedere anche lo sconto in fattura in alternativa al primo, questa consiste in un abbattimento immediato del costo dei lavori direttamente dalla ditta che li esegue, corrispondente alla percentuale della detrazione che altrimenti viene applicata in dichiarazione.

Se ad esempio il contribuente decide per lo sconto su dei lavori detraibili col bonus ristrutturazioni al 50%, ecco che lo sconto corrispettivo in fattura sarebbe appunto del 50%.

Come comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione del credito?

Per comunicare la cessione del credito devi collegarti alla piattaforma della cessione del credito dell’Agenzia delle Entrate.

Entro cinque giorni dall’invio della comunicazione viene rilasciata una ricevuta di accettazione o di scarto della richiesta. Entro il giorno cinque del mese successivo a quello di invio, si può annullare la comunicazione o presentare una sostitutiva.

L’Agenzia delle entrate, entro cinque giorni lavorativi dall’invio della comunicazione della cessione del credito, se rileva profili di rischio, può sospendere per massimo 30 giorni gli effetti della cessione del credito ed effettuare i relativi controlli.

Saranno effettuati anche controlli successivi, avvalendosi delle segnalazioni delle altre amministrazioni sulla veridicità delle asseverazioni e dei dati in possesso dell’Agenzia, anche per evitare duplicazioni di benefici, con l’utilizzo delle detrazioni da parte dei contribuenti che hanno già optato per la cessione.

Nel caso di interventi effettuati sulle parti comuni di un edificio, la comunicazione dell’opzione deve essere inviata, sempre esclusivamente in via telematica, avvalendosi solo dei canali telematici dell’Agenzia delle entrate, dall’amministratore di condominio o dal condomino incaricato direttamente oppure avvalendosi di un intermediario.

Nel caso in cui l’intervento effettuato sulle parti comuni sia ammesso al Superbonus, la comunicazione dell’opzione deve essere inviata dal soggetto che rilascia il visto di conformità.

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Quando si vede il credito nel cassetto fiscale?

I crediti accettati sono visibili anche nel cassetto fiscale del cessionario (il cessionario è il soggetto a cui viene ceduto il credito) e possono essere utilizzati, da subito, in compensazione tramite il modello F24, indicando il codice tributo e l’anno di riferimento (se uguale o inferiore all’anno corrente).

Chi non ha capienza può cedere il credito?

SI! restate tranquilli ! L’Agenzia delle Entrate ha ammesso la cessione del credito di imposta per i soggetti “incapienti” ossia per i soggetti che non hanno capienza di imposta per potere beneficiare dello sconto per via delle detrazioni fiscali IRPEF.

Le novità 2022

Con l’approvazione del decreto Aiuti bis è stata introdotta la possibilità per le banche di cedere il credito a qualsiasi correntista, sempre e quando non rientri nella categoria di “utente o consumatore”. Inoltre questa novità vale anche per i crediti ceduti prima dell’entrata in vigore del decreto Aiuti.

Decreto Aiuti bis

Ma l’ultima novità riguarda il decreto Aiuti bis. Un emendamento approvato dal Senato infatti ha sciolto il nodo che riguarda la responsabilità in solido dei concessionari del credito. La responsabilità esiste solo in caso di dolo e colpa grave.

Ma attenzione: per le cessioni dei bonus fiscali diversi dal superbonus 110 effettuate prima del 21 novembre 2021 (entrata in vigore del decreto antifrode) la responsabilità è esclusa solo in caso di presentazione di un’asseverazione di un tecnico anche se ex post, ora per allora

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    Outsourcing- Esternalizzare, la nuova frontiera della ripresa

    Entriamo nel merito senza Preamboli

    Che cosa è l’Outsourcing del personale?

    La gestione del personale all’interno di un’azienda consiste nell’insieme di politiche, pratiche e sistemi impiegati per gestire i comportamenti e le prestazioni del personale. Il capitale umano ha un ruolo sempre più rilevante all’interno delle imprese, che spesso ruotano attorno alle persone che vi lavorano, alle loro competenze e alla capacità di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di impresa. Gestire il personale in maniera efficace significa influire in maniera positiva sulla prestazione dell’intera organizzazione in termini di stabilità e di produttività. 

    Il management del personale ha il compito di ricercare, formare, gestire e amministrare le risorse umane dell’azienda. Si tratta di una mansione sempre più determinante, visto che il fattore umano è diventato fondamentale nella ridefinizione dei processi aziendali: il personale deve essere coinvolto attivamente nei processi produttivi e deve essere adeguatamente formato per supportare i continui cambiamenti aziendali. Le stesse strutture dell’impresa potrebbero subire degli aggiustamenti in modo da valorizzare le competenze disponibili. 

    Outsourcing – Esternalizzare il personale non vuole dire cedere il proprio ramo di azienda o il personale ad altri, ma è semplicemente cedere ad una società esterna il “carico” del proprio personale.

    Tu avrai sempre le persone che hai formato negli anni, non le perderai mai, ma cedendo il personale esternamente e ricollocando la tua forza lavoro interna , con un contratto di gestione lavoro con un fornitore unico, non seguirai più tutte le incombenze amministrativo fiscali , ma dovrai pagare unicamente una fattura oraria ben stabilita contrattualmente con chi ti darà la forza lavoro, senza dovere ricorrere a Cooperative, che sarebbero molto limitative per te.

    Perché le aziende scelgono l’esternalizzazione della gestione delle risorse umane

    I servizi di outsourcing proposti da Studio Magnani sono strategici per quelle aziende che desiderano ottimizzare le risorse e ridurre i costi di gestione del personale, restando altamente competitivi. La gestione delle risorse umane è sempre più un fattore determinante per raggiungere gli obiettivi prefissati, ma richiede delle competenze specifiche e spesso mancano le risorse HR interne o non si ha abbastanza tempo a disposizione per affrontare questa attività nel miglior modo possibile.

    Esternalizzare, la nuova frontiera della ripresa?

    Esternalizzare la gestione delle risorse umane assicura vantaggi importanti all’azienda, che nell’outsourcing può vedere una grande àncora di salvezza nella ricerca e selezione dei candidati, nella loro amministrazione e valutazione, nella loro formazione e non solo. L’Human Resources Outsourcing permette alla tua impresa di concentrarsi sul business di riferimento e di delegare ad esperti del settore la gestione di processi non strettamente legati ai prodotti o ai servizi che generano profitto.

    Esternalizzare la gestione delle risorse umane?

    I vantaggi dell’Outsourcing Human Resource

    La gestione del personale in outsourcing permette di affrontare al meglio questo specifico settore d’azienda e risulta la scelta corretta per le aziende che guardano al futuro e che pretendono la massima professionalità. Usufruendo dei servizi di Outsourcing Human Resource si possono esternalizzare svariate attività, riuscendo così a supportare al meglio i dipendenti e a sfruttare in maniera ottimale tutta la forza lavoro a disposizione.

    Una delle attività principali è la attività di amministrazione (noto in inglese come administration process outsourcing). Si tratta di tutti quei processi di supporto amministrativo del personale come ad esempio l’elaborazione di buste paghe e payroll, la gestione delle presenze dei lavoratori, adempimenti di legge e altro.

    un altra attività è la Valutazione del personale (noto in inglese come training process outsourcing). In questo caso l’esperto della gestione delle risorse umane svolge una funzione di supporto effettuando attività di valutazione del rendimento del personale, ma anche formazione, tutoraggio, gestione e reperimento dei fondi.

    Studio Magnani gestione delle risorse umane in outsourcing

    Il supporto per le aziende

    Studio Magnani gestione delle risorse umane in outsourcing: il supporto per le aziende

    Il fornitore di Outsourcing Human Resource adempie alle varie attività con la massima efficienza, offrendo un’ampia serie di competenze, che spaziano dall’ambito psicologico a quello economico, passando per affinità comunicative, organizzative e digitali. La gestione del personale in outsourcing assicura anche risparmio e flessibilità degli oneri operativi.

    La riduzione dei costi del lavoro è uno dei punti di forza e uno dei vantaggi più rilevanti ma vanno considerati anche la riduzione delle inefficienze dovute all’inserimento di personale non idoneo, la semplificazione aziendale, la possibilità di usufruire di risorse qualificate per specifiche esigenze, la riduzione degli sprechi di tempo.

    Affidandoti ai nostri esperti nei servizi di Human Resource Outsourcing, la tua azienda potrà sviluppare dei piani strategici mirati per la gestione delle risorse umane, recuperando così del tempo fondamentale per poterti concentrare sulle attività strategiche della tua impresa, risultando più competitivo e lanciato verso l’ottimizzazione del business di riferimento.

    Gestione personale in outsourcing: la proposta completa di Studio Magnani HRO Human Resource Outsourcing

    Studio Magnani HRO è la risposta affidabile alla necessità di programmare e gestire lo sviluppo delle risorse umane all’interno delle aziende clienti. La proposta dei nostri servizi è variegata, pensata per soddisfare le esigenze di chi si affida alla nostra professionalità per la gestione delle risorse umane.

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      Fondo rotativo imprese turistiche-investimenti di sviluppo nel turismo

      – Aperto –

      Data Scadenza 31/12/2025

      Descrizione

      Incentivi per interventi di riqualificazione energetica delle imprese turistiche. Intervento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

      Rivolto a :

      Impresa Avviata, Agevolazioni Covid-19
      Settore : Turismo

      Attivo nelle seguenti Regioni :

      Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

      Beneficiario

      A chi è rivolto il bando?

      Sono beneficiari dell’agevolazione imprese alberghiere, strutture che svolgono attivita’ agrituristica, strutture ricettive all’aria aperta, nonche’ imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici. 

      Sono soggetti beneficiari anche le imprese titolari del diritto di proprieta’ delle strutture immobiliari in cui viene esercitata l’attivita’ imprenditoriale.

      Agevolazione

      Quali sono le agevolazioni previste?

      Contributi a fondo perduto e Finanziamenti agevolati.

      Il contributo diretto alla spesa e’ concedibile nella misura massima del 35 per cento delle spese e dei costi ammissibili, nel limite di spesa complessivo di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica.

      A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

      Scadenza

      Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

      Domande presentabili entro il 31/12/2025.

      Interventi ammessi

      Quali sono i progetti finanziabili?

      Il Fondo concede contributi diretti alla spesa per gli interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale di importo non inferiore a 500mila euro e non superiore a 10 milioni di euro, realizzati entro il 31 dicembre 2025.

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        Fondo Impresa Femminile dal 50% al 80% contributi a fondo Perduto

        – In Apertura –

        Data Scadenza 31/12/2022

        Descrizione

        Incentivi per la nascita, lo sviluppo, il consolidamento di imprese femminili su tutto il territorio italiano. Le donne devono possedere almeno il 67% del capitale sociale

        Agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico

        Dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro. 

        Rivolto a :

        Impresa Avviata, Nuove Imprese
        Settore : Agricoltura, Agroindustria, Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Pubblico, Servizi, No-Profit, Turismo

        Attivo nelle seguenti Regioni :

        Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

        Beneficiario

        A chi è rivolto il bando?

        Sono beneficiarie dell’agevolazione imprese femminili: intese come imprese a prevalente partecipazione femminile e lavoratrici autonome, ossia: Le donne devono possedere almeno il 67% del capitale sociale.

        Di qualsiasi dimensione, con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, già costituite o di nuova costituzione, attraverso la concessione di agevolazioni nell’ambito di una delle due seguenti linee di azione:

        1. incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili;
        2. incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.

        In particolare, possono beneficiare degli “incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili” di cui alla precedente lettera a), le imprese femminili costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione. Possono presentare domanda, inoltre, le persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa femminile.

        Possono beneficiare degli “incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili” di cui al precedente punto B, le imprese femminili costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, e le lavoratrici autonome in possesso della partita IVA aperta da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione

        Agevolazione

        Quali sono le agevolazioni previste?

        Contributi a fondo perduto e Finanziamenti agevolati anche in combinazione tra loro.

        Il finanziamento, della durata massima di 8 anni, è a tasso zero e non è assistito da forme di garanzia.

        La forma e la misura delle agevolazioni sono articolate in funzione delle linee di azione e dell’ammontare delle spese ammissibili previste nei programmi di investimento. In particolare:

        • PROGETTI DI START UP: NUOVE IMPRESE COSTITUITE DA MENO DI 12 MESI:
        • per gli incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la sola forma del contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a:
          • Per investimento fino a 63.000 euro: Contributo dell’ 80% delle spese ammissibili = 50.000 euro.
          • Per investimenti fino a 100.000 euro: Contributo a fondo perduto di 50.000 euro.
          • Per investimenti da 100.000 a 250.000 euro: Contributo a fondo perduto 50.000 euro + finanziamento agevolato a tasso zero da restituire in 8 anni senza garanzie,  fino a coprire l’80% della spesa di investimento.
        • PROGETTI PER IMPRESE COSTITUITE DA PIU’ DI 1 ANNO E  MENO DI 3 ANNI: 
          • Per investimenti fino ad un massimo di 400.000 euro = finanziamento dell’80% di cui la metà a fondo perduto e l’altra metà finanziamento  a tasso zero da rimborsare in 8 anni.
        • PROGETTI PER IMPRESE COSTITUITE DA PIU’ DI 3 ANNI: 
          • Per investimenti fino ad un massimo di 400.000 euro = finanziamento dell’80% di cui la metà a fondo perduto e l’altra metà finanziamento  a tasso zero da rimborsare in 8 anni a cui si aggiunge un capitale circolante del 25% a fondo perduto.
          • per gli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili, le agevolazioni assumono la forma sia del contributo a fondo perduto sia del finanziamento agevolato e sono articolate come di seguito indicato:
        • per le imprese femminili costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse fino a copertura dell’’80% delle spese ammissibili, in egual misura in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato;
        • per le imprese femminili costituite da oltre 36 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente in relazione alle spese di investimento, mentre le esigenze di capitale circolante costituenti spese ammissibili sono agevolate nella forma del contributo a fondo perduto.

        In aggiunta a tali agevolazioni, per le imprese beneficiarie sono previsti servizi di assistenza tecnico-gestionale, fino all’importo massimo di 5.000,00 euro per impresa fruibile in parte attraverso servizi erogati dal Soggetto gestore, in parte in forma di voucher per l’acquisto di servizi specialistici presso terzi.

        Interventi ammessi

        Quali sono i progetti finanziabili?

        Costituiscono spese ammissibili le spese relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, servizi cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale, personale dipendente ed esigenze di capitale circolante, alle condizioni e nei limiti stabiliti dal decreto interministeriale.

        Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori:

        • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli;
        • fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
        • commercio e turismo.

        Le iniziative devono, inoltre:

        • essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni;
        • prevedere spese ammissibili non superiori a 250.000,00 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400.000 euro al netto d’IVA per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.

        Scadenza

        L’apertura dei termini, le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno definite dal Ministero dello sviluppo economico con successivo provvedimento.

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          Fondo Imprese Creative 80% fino a 10.000 Euro

          Fondo Imprese Creative 80% fino a 10.000 Euro per digitalizzazione

          Voucher 4.0 PID (cciaa)

          – Aperto –

          Data Scadenza 22/09/2022

          Descrizione

          Il Fondo per piccole e medie imprese creative ha una dotazione di 9,6 milioni di euro, al fine di promuovere l’introduzione di innovazioni di prodotto, di  servizio, di processo e per ammodernamento gli assetti gestionali, organizzativa e commerciale.

          Rivolto a :

          Impresa Avviata
          Attivo nelle seguenti Regioni :

          Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

          Beneficiario

          Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

          Sono beneficiarie della misura sono le imprese operanti in qualunqe settore, che intendono digitalizzare e acquistare consulenze specialistiche nel settore creativo.

          • Per accedere all’agevolazione l’impresa beneficiarie del contributo dovrà acquistare servizi e consulenze da imprese creative,
          • Il decreto definisce «impresa creativa», l’impresa operante nel settore creativo la cui attività,come risultante dal registro delle imprese. 

          Agevolazione

          Quali sono le agevolazioni previste?
           

          Il Fondo agevola l’80% delle spese ammissibili, per l’acquisizione dei servizi specialistici nel settore creativo per un importo massimo di contributo a fondo perduto pari a 10.000 euro. 

          Misura del contributo

          L’incentivo è finalizzato all’innovazioni di prodotto (nuova gamma), di servizio, di processo produttivo (più efficienza), di sviluppo commerciale e di marketing (più fatturato, più clienti). 

          Il fondo perduto dell’80%  copre le seguenti tipologie di spese:

          1. spese per azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand  (nuovo logo, rifacimento marchio, riposizionamento del brand ….);
          2. design e design industriale (ammodernamento dei prodotti già esistenti,  ampliamento con la creazione di nuova gamma di prodotti);
          3. incremento del valore identitario del company profile (Esemplificazione: creazione dei testi, fotografie, grafici e schemi; in alcune occasioni è realizzato in forma di audiovisivo, a volte anche interattivobrochure, strategie di comunicazione,……);
          4. innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo (solo a titolo di esempio: E-commerce, servizio fotografico, video per la valorizzazione di prodotti o  servizia rtigianali, …..)

          Interventi ammessi

          Quali sono i progetti ammissibili?

          L’agevolazione dell’80% si calcolerà su progetti avere un importo di investimento fino a 12.500 euro (al netto di IVA), in caso di ammissione infatti il calcolo sarà (12.500 x 80%)= 10.000 contributo a fondo perduto massimo ammissibile.

          Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziatice finalizzate all’introduzione nell’impresa di innovazioni di prodotto, servizio e di processo e al supporto dei processi di ammodernamento deli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale, attraverso l’acquisizione di uno o più dei seguenti servizi specialistici:

          – azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
          – design e design industriale;
          – incremento del valore identitario del company profile;
          – innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e  commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.

          I quali dovranno essere:

          • erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione; 
          • oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della agevolazione;

          Scadenza

          Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

          Termini di presentazione delle domande:

          • compilazione domande dalle ore 10:00 del 6 settembre e invio dalle ore 10:00 del 22 settembre 2022

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            Imprese turistiche e alberghiere Contributi a fondo perduto per la transizione ecologica

            Imprese turistiche e alberghiere Contributi a fondo perduto per la transizione ecologica dal Ministero del Turismo

            – Aperto –

            Data Scadenza 31/10/2022

            Descrizione

            Ministero del Turismo. Fondo pratiche sostenibili. Finanziamento a fondo perduto a sostegno della transizione ecologica del settore turistico ed alberghiero.
            Il bando ha ad oggetto la concessione di contributi a fondo perduto volti a favorire la transizione ecologica del settore turistico ed alberghiero, incentivando scelte imprenditoriali a minor impatto ecologico, con particolare riguardo alla sostituzione dei set di cortesia monouso con set realizzati con materiali biodegradabili e compostabili.

            Rivolto a :

            Impresa Avviata
            Settore : Servizi, No-Profit, Turismo

            Attivo nelle seguenti Regioni :

            Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

            Beneficiario

            Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

            Sono beneficiari delle risorse del Fondo pratiche sostenibili i soggetti titolari di strutture turistiche ed alberghiere, esercenti attività ricettiva, a carattere imprenditoriale.

            I soggetti beneficiari devono svolgere, in via prevalente, attività di impresa riferita ai codici ATECO indicati di seguito: 

            • 55.10.00 ALBERGHI
            • 55.20.10 VILLAGGI TURISTICI
            • 55.20.20 OSTELLI DELLA GIOVENTÙ
            • 55.20.30 RIFUGI DI MONTAGNA
            • 55.20.40 COLONIE MARINE E MONTANE
            • 55.20.51 AFFITTACAMERE PER BREVI SOGGIORNI, CASE ED APPARTAMENTI PER VACANZE, BED AND BREAKFAST, RESIDENCE
            • 55.20.52 ATTIVITÀ DI ALLOGGIO CONNESSE ALLE AZIENDE AGRICOLE
            • 55.23. 5 ATTIVITÀ AGRITURISTICHE
            • 55.30.00 AREE DI CAMPEGGIO E AREE ATTREZZATE PER CAMPER E ROULOTTE
            • 55.90.20 ALLOGGI PER STUDENTI E LAVORATORI CON SERVIZI ACCESSORI DI TIPO ALBERGHIERO

            Agevolazione

            Quali sono le agevolazioni previste dal bando?

            Contributi a fondo perduto in misura direttamente proporzionale all’importo complessivo della spesa sostenuta, comunque non inferiore ad euro 5.000,00, riconoscendo, nei limiti delle disponibilità di cui all’articolo 1, un contributo pari ad euro 500,00 per ogni 5.000,00 euro di spesa.

            Il bando dispone di una dotazione finanziaria pari ad euro 1.000.000,00.

            Scadenza

            Quali sono i termini di presentazione delle domande

            Le domande di aiuto possono essere presentate fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2022, salvo esaurimento della dotazione finanziaria.

            Interventi ammessi

            Quali sono i progetti finanziabili?

            Sono spese ammissibili le spese effettuate per l’acquisto di strumenti ed accessori, realizzati con materiali biodegradabili e compostabili, funzionali all’esercizio dell’attività di impresa, ivi compresi i set di cortesia. I beni indicati devono essere corredati da supporti tecnico-informativi recanti le caratteristiche e la composizione dei prodotti, ai fini della sensibilizzazione dell’utente al loro utilizzo consapevole.

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              Bonus Fiere Contributi a fondo perduto pari al 50%

              data inizio : 09/09/2022 -In Apertura-

              data Scadenza : 30/11/2022

              Descrizione

              BUONO FIERE

              34 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico per favorire la partecipazione delle imprese alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia.

              Rivolto a :

              Impresa Avviata
              Settore : Agricoltura, Agroindustria, Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Pubblico, Servizi, No-Profit, Turismo

              Attivo nelle seguenti Regioni :

              Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

              Beneficiario

              Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

              Sono beneficiari della misura le imprese con sede nel territorio italiano che partecipano a manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia nel periodo compreso tra il 16 luglio 2022 e il 31 dicembre 2022.

              Agevolazione

              Quali sono le agevolazioni previste?

              Contributo a fondo perduto nella misura massima di 10.000 euro, pari al 50% delle spese sostenute.

              Dotazione finanziaria complessiva pari a 34 milioni di euro.

              Scadenza

              Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

              Domande presentabili dalle ore 10 del 9 settembre 2022 fino al 30 novembre 2022.

              Il “Buono fiere”, che può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche, può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario

              Il “Buono Fiere” verrà riconosciuto in considerazione dell’ordine temporale di presentazione delle domande e tenuto conto delle risorse stanziate per la misura.

              Le imprese potranno effettuare, già a partire dalle ore 10 del 7 settembre, le verifiche sul possesso dei requisiti tecnici e delle autorizzazioni necessarie in vista dell’invio della domanda di prenotazione del buono dal 9 settembre.

              LE RICHIESTE DI RIMBORSO DOVRANNO ESSERE INVIATE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO LA PROCEDURA MESSA A DISPOSIZIONE DAL MINISTERO SUL SITO WWW.MISE.GOV.IT

              Interventi ammessi

              Quali sono i progetti finanziabili?

              Sono progetti finanziabili quelle connesse alla partecipazione a fiere internazionali organizzate sul territorio italiano nel periodo che va dal 16 luglio (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti) sino al 31 dicembre 2022. Gli eventi rispetto ai quali è possibile beneficiare del contributo sono quelli inseriti nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e che interessano diversi settori.

              Le imprese potranno chiedere il rimborso spese relativo a: 

              • spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
              • spese per la pulizia dello spazio espositivo;
              • spese per il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
              • spese per i servizi di stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
              • spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
              • spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
              • spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
              • spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alla fiera e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione fieristica.

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              Rivolgersi ad un professionista significa trovarsi accanto una persona che ha posto alla base del proprio lavoro tutti i valori deontologici, unitamente all’esperienza, alla competenza, alla dedizione al lavoro.

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                Eccellenza Italiana: L’Offshore Sbarca ad Agrigento – San Leone – nell’ottobre 2022

                Eccellenza Italiana: L’Offshore Sbarca ad Agrigento – San Leone – nell’Ottobre 2022

                Alberto Re, stimato professionista e organizzatore di grandi eventi, si appresta a orchestrare una tappa italiana del Campionato Mondiale di Offshore. La competizione, inserita nel contesto del Campionato Mondiale Offshore XCAT (Campionato XCAT Powerboat World Series), rappresenta un’importante vetrina internazionale per i motoscafi offshore, con particolare attenzione rivolta ai catamarani ad alte prestazioni noti come “XCAT” (Extreme Catamaran).

                La tappa, fissata per il mese di ottobre ad Agrigento, precisamente a San Leone, promette di offrire uno spettacolo di alto livello, coinvolgendo un impressionante contingente di 14 equipaggi provenienti da diverse parti del mondo. La presenza di questi equipaggi assicurerà emozionanti gare offshore in acque aperte, dove la velocità e la maestria dei piloti si coniugheranno per creare momenti indimenticabili.

                Le imbarcazioni XCAT, studiate per garantire elevate prestazioni in termini di velocità e manovrabilità, affronteranno percorsi impegnativi che metteranno a dura prova le abilità dei piloti. La serie, sempre più popolare nel panorama delle competizioni offshore, riesce ad attirare sia partecipanti di alto livello che appassionati del mondo dei motori.

                In qualità di organizzatore dell’evento, Alberto Re sarà responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di ogni aspetto dell’evento. Questi comprenderanno la scelta strategica dei siti delle gare, la definizione accurata dei percorsi, la gestione attenta della sicurezza durante le competizioni, la promozione efficace dell’evento e la risoluzione efficiente di tutte le questioni logistiche.

                L’Offshore a Agrigento rappresenta un momento di eccellenza nel panorama delle competizioni nautiche, e la professionalità di Alberto Re è garanzia di un evento di livello mondiale che sarà sicuramente apprezzato sia dagli appassionati del settore che dal pubblico in generale.

                Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

                – in Apertura –

                Data Scadenza 31/12/2022

                Descrizione

                Ministero dello sviluppo economico

                Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

                5 Milioni di euro per gli investimenti innovativi, rivolto alle micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi

                Rivolto a :

                Impresa Avviata
                Settore : Agricoltura

                Attivo nelle seguenti Regioni :

                Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

                Beneficiario

                A chi è rivolto il bando?

                Sono beneficiari dell’agevolazione micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi.

                Agevolazione

                Qual’è l’agevolazione prevista dal bando?

                Contributo a fondo perduto per acquisto e installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, utilizzabili in sedi o stabilimenti dell’impresa situati in Italia, nella misura del 30% delle spese ammissibili, oppure 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni specifici individuati dal bando.

                Agevolazione massima pari a 20mila euro per soggetto.

                A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

                Interventi ammessi

                Quali sono i progetti finanziabili?

                Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:

                • beni materiali strumentali;
                • beni immateriali strumentali.

                Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:

                • essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in tempo utile ai fini del rispetto del termine di presentazione della richiesta di erogazione;
                • essere relative a beni strumentali allo svolgimento dell’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, utilizzati esclusivamente presso la sede legale o l’unità locale ubicate sul territorio nazionale come indicato nella domanda di agevolazione e caratterizzati da autonomia funzionale, fatti salvi i beni strumentali che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
                • essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.

                L’investimento relativo all’acquisizione dei beni deve:

                • essere inerente alla trasformazione di prodotti agricoli o alla commercializzazione di prodotti agricoli;
                • essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di avvio si intende la data individuata all’articolo 2, punto 15, del regolamento ABER;
                • essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa dichiarato ammissibile;
                • essere mantenuto, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata. Nel caso in cui, nei suddetti 3 anni, alcuni beni strumentali diventino obsoleti o inutilizzabili, è possibile procedere, previa comunicazione al Ministero, alla loro sostituzione.

                Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

                • relative a beni usati;
                • sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
                • ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 al netto di IVA.

                L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo se realmente ed effettivamente sostenuta dall’impresa beneficiaria e dalla stessa non recuperabile.

                Le spese ammissibili per le quali viene richiesto il contributo di cui al presente decreto non possono, in ogni caso, essere di importo inferiore a euro 5.000,00.

                Scadenza

                Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

                La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello.

                I termini di presentazione delle domande di agevolazione e gli ulteriori elementi utili a disciplinare l’attuazione dell’intervento agevolativo, saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.

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                un nostro tecnico ti risponderà appena possibile

                Rivolgersi ad un professionista significa trovarsi accanto una persona che ha posto alla base del proprio lavoro tutti i valori deontologici, unitamente all’esperienza, alla competenza, alla dedizione al lavoro.

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                  Eccellenze Italiane Mastro de Paja – Pesaro

                  Mastro de Paja è uno storico marchio italiano  di Pipe artigianali, nasce nel 1972 per volontà di Giancarlo  Guidi, esponente Pesarese della lavorazione artigianale della radica e della pipa.

                  Mastro de Paja stravolge il “rigido” mercato della pipa con il suo design innovativo mettendo a frutto le esperienze acquisite dai produttori lombardi.

                  Nel 1980 Mastro de Paja entra in una nuova fase, Alberto Montini attuale “Capitano” e proprietario del laboratorio delle “magie” prende le redini dell’azienda.

                  La sua visione da sognatore e poeta segna per sempre la sua strada, abbassa i volumi di produzione perseguendo il suo “sogno” dell’alta Qualità.

                  Alberto Montini riunisce un Team di lavoro composto da 5 eccellenze tra i  “Maestri Artigiani”  l’accurata scelta della radica unita alla fantasia del Designer Montini porta Mastro de Paja ai vertici del settore come porta bandiera del made in Italy.

                  Le forme classiche unite a lavorazioni da alta “gioielleria” tramutano il manufatto “pipa” in gioielli da collezionare e utilizzare nella quotidianità.

                  Disegni sempre vari, linee originali e una produzione volutamente limitata fanno delle pipe mastro de Paja, sempre lavorate esclusivamente a mano, oggetti destinati ai più esigenti e raffinati collezionisti, a coloro, cioè, che amano sentire la pipa come “propria”, unica e diversa da ogni altra.

                  I “Sogni” e le “Visioni” di Montini mutano ancora in positivo ed oggi il suo “Mastropensiero” è non solo creare gioielli di Radica da toccare e gustare, ma vede e vive “La Pipa come un Faro”.

                  Le Sue creazioni e le sue collezioni sono ispirate a grandi Classici raccontando al mondo la bella storia del made in Italy con le sue linee  “la Dolce vita”  le “cinque terre” “Roma “ “Milano

                  San Pietro Collection

                  volete saperne di più di questa Eccellenza? https://www.mastrodepaja.it

                  Trasformazione digitale 4.0 Contributi fino al 60%

                  Investimenti sostenibili 4.0 Contributi fino al 60% per la trasformazione digitale

                  – Aperto –

                  Data Inizio 18/05/2022

                  Data Scadenza 31/12/2022

                  Descrizione

                  Ministero dello Sviluppo Economico
                  Investimenti Sostenibili 4.0
                  Incentivo per favorire la trasformazione digitale delle Pmi attraverso programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al Piano Nazionale Transizione 4.0.

                  Rivolto a :

                  Impresa Avviata
                  Settore : Industria (4.0 Ammodernamento) , Artigianato, Industria , Servizi/No-Profit

                  Attivo nelle seguenti Regioni :

                  Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

                  Beneficiario

                  A chi è rivolto il bando?

                  Micro e PMI che esercitano attività ricomprese nelle attività manifatturiere e servizi alle imprese.   
                  Le imprese devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati.   
                  Le imprese individuali e le società di persone devono disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.

                  Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).

                  Agevolazione

                  Quali sono le agevolazioni previste?

                  Contributo in conto impianti:
                  – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;   
                  – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;   
                  – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, il contributo massimo è pari al 35% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% per le imprese di media dimensione.

                  Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.

                  A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

                  Scadenza

                  Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

                  Domande presentabili fino ad esaurimento fondi.

                  Con decreto del 18 maggio 2022 è stata disposta, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno.

                  E’ ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord.

                  Interventi ammessi

                  Quali sono i progetti finanziabili?

                  I programmi di investimento devono:

                  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
                  • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
                  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
                  • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:
                    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
                    • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
                  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
                  • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

                  Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

                  Importo delle spese ammissibili da 500.000€ a 3.000.000€.

                  Sono spese ammissibili:

                  1. macchinari, impianti e attrezzature
                  2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
                  3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
                  4. acquisizione di certificazioni ambientali

                  Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

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