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Fondo Imprese Creative 80% fino a 10.000 Euro

Fondo Imprese Creative 80% fino a 10.000 Euro

Fondo Imprese Creative 80% fino a 10.000 Euro per digitalizzazione

Voucher 4.0 PID (cciaa)

– Aperto –

Data Scadenza 22/09/2022

Descrizione

Il Fondo per piccole e medie imprese creative ha una dotazione di 9,6 milioni di euro, al fine di promuovere l’introduzione di innovazioni di prodotto, di  servizio, di processo e per ammodernamento gli assetti gestionali, organizzativa e commerciale.

Rivolto a :

Impresa Avviata
Attivo nelle seguenti Regioni :

Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

Beneficiario

Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

Sono beneficiarie della misura sono le imprese operanti in qualunqe settore, che intendono digitalizzare e acquistare consulenze specialistiche nel settore creativo.

  • Per accedere all’agevolazione l’impresa beneficiarie del contributo dovrà acquistare servizi e consulenze da imprese creative,
  • Il decreto definisce «impresa creativa», l’impresa operante nel settore creativo la cui attività,come risultante dal registro delle imprese. 

Agevolazione

Quali sono le agevolazioni previste?
 

Il Fondo agevola l’80% delle spese ammissibili, per l’acquisizione dei servizi specialistici nel settore creativo per un importo massimo di contributo a fondo perduto pari a 10.000 euro. 

Misura del contributo

L’incentivo è finalizzato all’innovazioni di prodotto (nuova gamma), di servizio, di processo produttivo (più efficienza), di sviluppo commerciale e di marketing (più fatturato, più clienti). 

Il fondo perduto dell’80%  copre le seguenti tipologie di spese:

  1. spese per azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand  (nuovo logo, rifacimento marchio, riposizionamento del brand ….);
  2. design e design industriale (ammodernamento dei prodotti già esistenti,  ampliamento con la creazione di nuova gamma di prodotti);
  3. incremento del valore identitario del company profile (Esemplificazione: creazione dei testi, fotografie, grafici e schemi; in alcune occasioni è realizzato in forma di audiovisivo, a volte anche interattivobrochure, strategie di comunicazione,……);
  4. innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo (solo a titolo di esempio: E-commerce, servizio fotografico, video per la valorizzazione di prodotti o  servizia rtigianali, …..)

Interventi ammessi

Quali sono i progetti ammissibili?

L’agevolazione dell’80% si calcolerà su progetti avere un importo di investimento fino a 12.500 euro (al netto di IVA), in caso di ammissione infatti il calcolo sarà (12.500 x 80%)= 10.000 contributo a fondo perduto massimo ammissibile.

Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziatice finalizzate all’introduzione nell’impresa di innovazioni di prodotto, servizio e di processo e al supporto dei processi di ammodernamento deli assetti gestionali e di crescita organizzativa e commerciale, attraverso l’acquisizione di uno o più dei seguenti servizi specialistici:

– azioni di sviluppo di marketing e sviluppo del brand;
– design e design industriale;
– incremento del valore identitario del company profile;
– innovazioni tecnologiche nelle aree della conservazione, fruizione e  commercializzazione di prodotti di particolare valore artigianale, artistico e creativo.

I quali dovranno essere:

  • erogati da imprese creative di micro, piccola e media dimensione; 
  • oggetto di un contratto sottoscritto dopo la presentazione della agevolazione;

Scadenza

Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

Termini di presentazione delle domande:

  • compilazione domande dalle ore 10:00 del 6 settembre e invio dalle ore 10:00 del 22 settembre 2022

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    Imprese turistiche e alberghiere Contributi a fondo perduto per la transizione ecologica

    Imprese turistiche e alberghiere Contributi a fondo perduto per la transizione ecologica dal Ministero del Turismo

    – Aperto –

    Data Scadenza 31/10/2022

    Descrizione

    Ministero del Turismo. Fondo pratiche sostenibili. Finanziamento a fondo perduto a sostegno della transizione ecologica del settore turistico ed alberghiero.
    Il bando ha ad oggetto la concessione di contributi a fondo perduto volti a favorire la transizione ecologica del settore turistico ed alberghiero, incentivando scelte imprenditoriali a minor impatto ecologico, con particolare riguardo alla sostituzione dei set di cortesia monouso con set realizzati con materiali biodegradabili e compostabili.

    Rivolto a :

    Impresa Avviata
    Settore : Servizi, No-Profit, Turismo

    Attivo nelle seguenti Regioni :

    Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

    Beneficiario

    Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

    Sono beneficiari delle risorse del Fondo pratiche sostenibili i soggetti titolari di strutture turistiche ed alberghiere, esercenti attività ricettiva, a carattere imprenditoriale.

    I soggetti beneficiari devono svolgere, in via prevalente, attività di impresa riferita ai codici ATECO indicati di seguito: 

    • 55.10.00 ALBERGHI
    • 55.20.10 VILLAGGI TURISTICI
    • 55.20.20 OSTELLI DELLA GIOVENTÙ
    • 55.20.30 RIFUGI DI MONTAGNA
    • 55.20.40 COLONIE MARINE E MONTANE
    • 55.20.51 AFFITTACAMERE PER BREVI SOGGIORNI, CASE ED APPARTAMENTI PER VACANZE, BED AND BREAKFAST, RESIDENCE
    • 55.20.52 ATTIVITÀ DI ALLOGGIO CONNESSE ALLE AZIENDE AGRICOLE
    • 55.23. 5 ATTIVITÀ AGRITURISTICHE
    • 55.30.00 AREE DI CAMPEGGIO E AREE ATTREZZATE PER CAMPER E ROULOTTE
    • 55.90.20 ALLOGGI PER STUDENTI E LAVORATORI CON SERVIZI ACCESSORI DI TIPO ALBERGHIERO

    Agevolazione

    Quali sono le agevolazioni previste dal bando?

    Contributi a fondo perduto in misura direttamente proporzionale all’importo complessivo della spesa sostenuta, comunque non inferiore ad euro 5.000,00, riconoscendo, nei limiti delle disponibilità di cui all’articolo 1, un contributo pari ad euro 500,00 per ogni 5.000,00 euro di spesa.

    Il bando dispone di una dotazione finanziaria pari ad euro 1.000.000,00.

    Scadenza

    Quali sono i termini di presentazione delle domande

    Le domande di aiuto possono essere presentate fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2022, salvo esaurimento della dotazione finanziaria.

    Interventi ammessi

    Quali sono i progetti finanziabili?

    Sono spese ammissibili le spese effettuate per l’acquisto di strumenti ed accessori, realizzati con materiali biodegradabili e compostabili, funzionali all’esercizio dell’attività di impresa, ivi compresi i set di cortesia. I beni indicati devono essere corredati da supporti tecnico-informativi recanti le caratteristiche e la composizione dei prodotti, ai fini della sensibilizzazione dell’utente al loro utilizzo consapevole.

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      Bonus Fiere Contributi a fondo perduto pari al 50%

      data inizio : 09/09/2022 -In Apertura-

      data Scadenza : 30/11/2022

      Descrizione

      BUONO FIERE

      34 milioni di euro dal Ministero dello Sviluppo Economico per favorire la partecipazione delle imprese alle manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia.

      Rivolto a :

      Impresa Avviata
      Settore : Agricoltura, Agroindustria, Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Pubblico, Servizi, No-Profit, Turismo

      Attivo nelle seguenti Regioni :

      Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

      Beneficiario

      Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?

      Sono beneficiari della misura le imprese con sede nel territorio italiano che partecipano a manifestazioni fieristiche internazionali organizzate in Italia nel periodo compreso tra il 16 luglio 2022 e il 31 dicembre 2022.

      Agevolazione

      Quali sono le agevolazioni previste?

      Contributo a fondo perduto nella misura massima di 10.000 euro, pari al 50% delle spese sostenute.

      Dotazione finanziaria complessiva pari a 34 milioni di euro.

      Scadenza

      Qual’è la scadenza prevista per la presentazione delle domande di contributo?

      Domande presentabili dalle ore 10 del 9 settembre 2022 fino al 30 novembre 2022.

      Il “Buono fiere”, che può riguardare la partecipazione a una o più manifestazioni fieristiche, può essere richiesto una sola volta da ciascun soggetto beneficiario

      Il “Buono Fiere” verrà riconosciuto in considerazione dell’ordine temporale di presentazione delle domande e tenuto conto delle risorse stanziate per la misura.

      Le imprese potranno effettuare, già a partire dalle ore 10 del 7 settembre, le verifiche sul possesso dei requisiti tecnici e delle autorizzazioni necessarie in vista dell’invio della domanda di prenotazione del buono dal 9 settembre.

      LE RICHIESTE DI RIMBORSO DOVRANNO ESSERE INVIATE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO LA PROCEDURA MESSA A DISPOSIZIONE DAL MINISTERO SUL SITO WWW.MISE.GOV.IT

      Interventi ammessi

      Quali sono i progetti finanziabili?

      Sono progetti finanziabili quelle connesse alla partecipazione a fiere internazionali organizzate sul territorio italiano nel periodo che va dal 16 luglio (data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Aiuti) sino al 31 dicembre 2022. Gli eventi rispetto ai quali è possibile beneficiare del contributo sono quelli inseriti nel calendario fieristico approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e che interessano diversi settori.

      Le imprese potranno chiedere il rimborso spese relativo a: 

      • spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione e di realizzazione dello spazio espositivo, nonché all’esecuzione di allacciamenti ai pubblici servizi;
      • spese per la pulizia dello spazio espositivo;
      • spese per il trasporto di campionari specifici utilizzati esclusivamente in occasione della partecipazione alle manifestazioni fieristiche, compresi gli oneri assicurativi e similari connessi, nonché le spese per i servizi di facchinaggio o di trasporto interno nell’ambito dello spazio fieristico;
      • spese per i servizi di stoccaggio dei materiali necessari e dei prodotti esposti;
      • spese per il noleggio di impianti audio-visivi e di attrezzature e strumentazioni varie;
      • spese per l’impiego di hostess, steward e interpreti a supporto del personale aziendale;
      • spese per i servizi di catering per la fornitura di buffet all’interno dello spazio espositivo;
      • spese per le attività pubblicitarie, di promozione e di comunicazione, connesse alla partecipazione alla fiera e quelle sostenute per la realizzazione di brochure di presentazione, di poster, cartelloni, flyer, cataloghi, listini, video o altri contenuti multimediali, connessi alla partecipazione alla manifestazione fieristica.

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        Eccellenza Italiana: L’Offshore Sbarca ad Agrigento – San Leone – nell’ottobre 2022

        Eccellenza Italiana: L’Offshore Sbarca ad Agrigento – San Leone – nell’Ottobre 2022

        Alberto Re, stimato professionista e organizzatore di grandi eventi, si appresta a orchestrare una tappa italiana del Campionato Mondiale di Offshore. La competizione, inserita nel contesto del Campionato Mondiale Offshore XCAT (Campionato XCAT Powerboat World Series), rappresenta un’importante vetrina internazionale per i motoscafi offshore, con particolare attenzione rivolta ai catamarani ad alte prestazioni noti come “XCAT” (Extreme Catamaran).

        La tappa, fissata per il mese di ottobre ad Agrigento, precisamente a San Leone, promette di offrire uno spettacolo di alto livello, coinvolgendo un impressionante contingente di 14 equipaggi provenienti da diverse parti del mondo. La presenza di questi equipaggi assicurerà emozionanti gare offshore in acque aperte, dove la velocità e la maestria dei piloti si coniugheranno per creare momenti indimenticabili.

        Le imbarcazioni XCAT, studiate per garantire elevate prestazioni in termini di velocità e manovrabilità, affronteranno percorsi impegnativi che metteranno a dura prova le abilità dei piloti. La serie, sempre più popolare nel panorama delle competizioni offshore, riesce ad attirare sia partecipanti di alto livello che appassionati del mondo dei motori.

        In qualità di organizzatore dell’evento, Alberto Re sarà responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di ogni aspetto dell’evento. Questi comprenderanno la scelta strategica dei siti delle gare, la definizione accurata dei percorsi, la gestione attenta della sicurezza durante le competizioni, la promozione efficace dell’evento e la risoluzione efficiente di tutte le questioni logistiche.

        L’Offshore a Agrigento rappresenta un momento di eccellenza nel panorama delle competizioni nautiche, e la professionalità di Alberto Re è garanzia di un evento di livello mondiale che sarà sicuramente apprezzato sia dagli appassionati del settore che dal pubblico in generale.

        Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

        – in Apertura –

        Data Scadenza 31/12/2022

        Descrizione

        Ministero dello sviluppo economico

        Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole

        5 Milioni di euro per gli investimenti innovativi, rivolto alle micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi

        Rivolto a :

        Impresa Avviata
        Settore : Agricoltura

        Attivo nelle seguenti Regioni :

        Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

        Beneficiario

        A chi è rivolto il bando?

        Sono beneficiari dell’agevolazione micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi.

        Agevolazione

        Qual’è l’agevolazione prevista dal bando?

        Contributo a fondo perduto per acquisto e installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, utilizzabili in sedi o stabilimenti dell’impresa situati in Italia, nella misura del 30% delle spese ammissibili, oppure 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni specifici individuati dal bando.

        Agevolazione massima pari a 20mila euro per soggetto.

        A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

        Interventi ammessi

        Quali sono i progetti finanziabili?

        Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:

        • beni materiali strumentali;
        • beni immateriali strumentali.

        Ai fini dell’ammissibilità, le spese devono:

        • essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione e in tempo utile ai fini del rispetto del termine di presentazione della richiesta di erogazione;
        • essere relative a beni strumentali allo svolgimento dell’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, acquistati da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato, utilizzati esclusivamente presso la sede legale o l’unità locale ubicate sul territorio nazionale come indicato nella domanda di agevolazione e caratterizzati da autonomia funzionale, fatti salvi i beni strumentali che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ambito del ciclo produttivo dell’impresa;
        • essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura.

        L’investimento relativo all’acquisizione dei beni deve:

        • essere inerente alla trasformazione di prodotti agricoli o alla commercializzazione di prodotti agricoli;
        • essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione. Per data di avvio si intende la data individuata all’articolo 2, punto 15, del regolamento ABER;
        • essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione. Per data di ultimazione si intende la data dell’ultimo titolo di spesa dichiarato ammissibile;
        • essere mantenuto, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata. Nel caso in cui, nei suddetti 3 anni, alcuni beni strumentali diventino obsoleti o inutilizzabili, è possibile procedere, previa comunicazione al Ministero, alla loro sostituzione.

        Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese:

        • relative a beni usati;
        • sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria;
        • ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500,00 al netto di IVA.

        L’IVA rappresenta una spesa ammissibile solo se realmente ed effettivamente sostenuta dall’impresa beneficiaria e dalla stessa non recuperabile.

        Le spese ammissibili per le quali viene richiesto il contributo di cui al presente decreto non possono, in ogni caso, essere di importo inferiore a euro 5.000,00.

        Scadenza

        Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

        La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello.

        I termini di presentazione delle domande di agevolazione e gli ulteriori elementi utili a disciplinare l’attuazione dell’intervento agevolativo, saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.

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          Eccellenze Italiane Mastro de Paja – Pesaro

          Mastro de Paja è uno storico marchio italiano  di Pipe artigianali, nasce nel 1972 per volontà di Giancarlo  Guidi, esponente Pesarese della lavorazione artigianale della radica e della pipa.

          Mastro de Paja stravolge il “rigido” mercato della pipa con il suo design innovativo mettendo a frutto le esperienze acquisite dai produttori lombardi.

          Nel 1980 Mastro de Paja entra in una nuova fase, Alberto Montini attuale “Capitano” e proprietario del laboratorio delle “magie” prende le redini dell’azienda.

          La sua visione da sognatore e poeta segna per sempre la sua strada, abbassa i volumi di produzione perseguendo il suo “sogno” dell’alta Qualità.

          Alberto Montini riunisce un Team di lavoro composto da 5 eccellenze tra i  “Maestri Artigiani”  l’accurata scelta della radica unita alla fantasia del Designer Montini porta Mastro de Paja ai vertici del settore come porta bandiera del made in Italy.

          Le forme classiche unite a lavorazioni da alta “gioielleria” tramutano il manufatto “pipa” in gioielli da collezionare e utilizzare nella quotidianità.

          Disegni sempre vari, linee originali e una produzione volutamente limitata fanno delle pipe mastro de Paja, sempre lavorate esclusivamente a mano, oggetti destinati ai più esigenti e raffinati collezionisti, a coloro, cioè, che amano sentire la pipa come “propria”, unica e diversa da ogni altra.

          I “Sogni” e le “Visioni” di Montini mutano ancora in positivo ed oggi il suo “Mastropensiero” è non solo creare gioielli di Radica da toccare e gustare, ma vede e vive “La Pipa come un Faro”.

          Le Sue creazioni e le sue collezioni sono ispirate a grandi Classici raccontando al mondo la bella storia del made in Italy con le sue linee  “la Dolce vita”  le “cinque terre” “Roma “ “Milano

          San Pietro Collection

          volete saperne di più di questa Eccellenza? https://www.mastrodepaja.it

          Trasformazione digitale 4.0 Contributi fino al 60%

          Investimenti sostenibili 4.0 Contributi fino al 60% per la trasformazione digitale

          – Aperto –

          Data Inizio 18/05/2022

          Data Scadenza 31/12/2022

          Descrizione

          Ministero dello Sviluppo Economico
          Investimenti Sostenibili 4.0
          Incentivo per favorire la trasformazione digitale delle Pmi attraverso programmi che prevedono la realizzazione di investimenti innovativi, sostenibili e con contenuto tecnologico elevato e coerente al Piano Nazionale Transizione 4.0.

          Rivolto a :

          Impresa Avviata
          Settore : Industria (4.0 Ammodernamento) , Artigianato, Industria , Servizi/No-Profit

          Attivo nelle seguenti Regioni :

          Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto

          Beneficiario

          A chi è rivolto il bando?

          Micro e PMI che esercitano attività ricomprese nelle attività manifatturiere e servizi alle imprese.   
          Le imprese devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati.   
          Le imprese individuali e le società di persone devono disporre di almeno due dichiarazioni dei redditi presentate.

          Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ad alcuni settori caratterizzati da limitazioni derivanti dalle disposizioni europee di riferimento (siderurgia; estrazione del carbone; costruzione navale; fabbricazione delle fibre sintetiche; trasporti e relative infrastrutture; produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture) o a programmi di investimento che, arrecando un danno significativo agli obiettivi ambientali definiti a livello europeo, non garantiscono il rispetto del principio DNSH (Do No Significant Harm, “non arrecare un danno significativo”).

          Agevolazione

          Quali sono le agevolazioni previste?

          Contributo in conto impianti:
          – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, il contributo massimo è pari al 60% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 50% per le imprese di media dimensione;   
          – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone A ricadenti nei territori delle regioni Basilicata, Molise e Sardegna, il contributo massimo è pari al 50% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 40% per le imprese di media dimensione;   
          – per i programmi di investimento da realizzare nelle zone diverse dalle zone A, il contributo massimo è pari al 35% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione e al 25% per le imprese di media dimensione.

          Le agevolazioni sono concesse, ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla sezione 3.13 del Temporary framework, nella forma del contributo in conto impianti, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili determinata in funzione del territorio di realizzazione dell’investimento e della dimensione delle imprese beneficiarie.

          A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo diretto alla spesa e dall’eventuale quota di mezzi propri o risorse messe a disposizione dagli operatori economici, e’ prevista la concessione di finanziamenti agevolati con durata fino a quindici anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di trentasei mesi, nei limiti delle risorse disponibili

          Scadenza

          Quali sono i termini per la presentazione delle domande?

          Domande presentabili fino ad esaurimento fondi.

          Con decreto del 18 maggio 2022 è stata disposta, a seguito dell’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie, la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande di agevolazione per le aree del Mezzogiorno.

          E’ ancora attivo lo sportello destinato alle altre regioni del Centro-Nord.

          Interventi ammessi

          Quali sono i progetti finanziabili?

          I programmi di investimento devono:

          • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al piano Transizione 4.0. e l’ammontare di tali spese deve risultare preponderante rispetto al totale dei costi ammissibili del programma
          • essere diretti all’ampliamento della capacità alla diversificazione della produzione, funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva
          • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale
          • rispettare le seguenti soglie di importo delle spese ammissibili:
            • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, spese ammissibili non inferiori complessivamente a 500 mila euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
            • nel caso di programmi di investimento da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino Alto-Adige, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto, spese ammissibili non inferiori complessivamente a un milione di euro e non superiori a 3 milioni di euro e, comunque, all’80% del fatturato dell’ultimo bilancio approvato e depositato
          • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda
          • prevedere un termine di ultimazione non successivo a dodici mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

          Per i programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità, sono previsti specifici criteri di valutazione, che consentono all’impresa proponente di conseguire un punteggio aggiuntivo nell’ambito dell’attività di valutazione dell’istanza prevista per l’accesso alle agevolazioni.

          Importo delle spese ammissibili da 500.000€ a 3.000.000€.

          Sono spese ammissibili:

          1. macchinari, impianti e attrezzature
          2. opere murarie, nei limiti del 40% del totale dei costi ammissibili
          3. programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali di cui alla lettera a)
          4. acquisizione di certificazioni ambientali

          Per i progetti di investimento volti al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, sono, inoltre, ammissibili le spese aventi ad oggetto servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica, nei limiti del 3% dell’importo complessivo delle spese ammissibili e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa ai sensi della normativa di riferimento.

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          Rivolgersi ad un professionista significa trovarsi accanto una persona che ha posto alla base del proprio lavoro tutti i valori deontologici, unitamente all’esperienza, alla competenza, alla dedizione al lavoro.

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            Studio Magnani apre il canale Telegram

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            5 motivi per trasferirsi in Romania

            Sfruttare le Asimmetrie Fiscali in Europa
            L’Europa unita offre numerosi vantaggi agli imprenditori perché grazie all’unione dei mercati puoi muoverti e risiedere in ogni paese membro e vendere in un altro paese membro senza alcun problema. Per cui è possibile vivere in Romania, pagare le basse imposte Romene e al contempo vendere a clienti italiani. E’ una follia che ci siano Stati, come l’Italia che conservino una tassazione così elevata e al contempo firmino trattati di libero scambio e libero movimento di persone e capitali. E’ ovvio che tutti coloro che possono andarsene in un paese a tassazione ridotta, senza perdere quote di mercato, preferiscono farlo.

            Agenda 2030 per lo sviluppo Sostenibile

            L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia, per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano

            L’Agenda globale definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese) da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target, che rappresentano una bussola per porre l’Italia e il mondo su un sentiero sostenibile. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso i Goal, i Target e oltre 240 indicatori: rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali. 

            L’Agenda 2030 porta con sé una grande novità: per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

            L’esigenza di una crescita economica rispettosa dell’ambiente risale agli anni Settanta, con la presa di coscienza che il tradizionale modello di sviluppo avrebbe causato nel lungo termine il collasso dell’ecosistema terrestre. Gli attuali sforzi per l’ambiente realizzati dalla comunità internazionale, tra cui l’Accordo di Parigi sul clima, dimostrano che i limiti del Pianeta sono una realtà. Così il nuovo modello di sviluppo ha fondato le sue basi sul rispetto per il futuro, sia del Pianeta, sia delle generazioni prossime.

            SVILUPPO SOSTENIBILE

            Il concetto di sviluppo sostenibile presenta una natura complessa, soggetta a numerose interpretazioni, ma la definizione universalmente riconosciuta risale al 1987 e si trova nel cosiddetto Rapporto Brundtland dal titolo “Our Common Future”, i cui principi di equità intergenerazionale e intragenerazionale hanno attirato l’attenzione della comunità internazionale determinando nuovi sviluppi del concetto di sostenibilità, che si è esteso non solo alla dimensione ambientale, ma anche a quella sociale.

            Le cinque “P” dello sviluppo sostenibile

            L’Agenda 2030 è basata su cinque concetti chiave:

            1.      Persone. Eliminare fame e povertà in tutte le forme, garantire dignità e uguaglianza.
            2.      Prosperità. Garantire vite prospere e piene in armonia con la natura.
            3.      Pace. Promuovere società pacifiche, giuste e inclusive.
            4.      Partnership. Implementare l’Agenda attraverso solide partnership.
            5.      Pianeta. Proteggere le risorse naturali e il clima del pianeta per le generazioni future.

            Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sono tutti collegati tra loro

            Garantire un’istruzione di qualità, equa e inclusiva (Goal 4) vuol dire anche offrire pari opportunità a donne e uomini (Goal 5); per assicurare salute e benessere (Goal 3), occorre vivere in un Pianeta sano (Goal 6, 13, 14 e 15); un lavoro dignitoso per tutti (Goal 8) richiede l’eliminazione delle disuguaglianze (Goal 10). Gli SDGs sono fortemente interconnessi.

            L’Agenda 2030 lancia una sfida della complessità: poiché le tre dimensioni dello sviluppo (economica, ambientale e sociale) sono strettamente correlate tra loro, ciascun Obiettivo non può essere considerato in maniera indipendente ma deve essere perseguito sulla base di un approccio sistemico, che tenga in considerazione le reciproche interrelazioni e non si ripercuota con effetti negativi su altre sfere dello sviluppo. Solo la crescita integrata di tutte e tre le componenti consentirà il raggiungimento dello sviluppo sostenibile. 

            I 17 Obiettivi “Goals” di Sviluppo Sostenibile

            “Obiettivo 1” Sconfiggere la Povertà

            “Obiettivo 2” Sconfiggere la fame

            “Obiettivo 3” Salute e benessere

            “Obiettivo 4” Istruzione di Qualità

            “Obiettivo 5″ Parità di Genere”

            “Obiettivo 6” Acqua pulita e Servizi Igienico Sanitari

            “Obiettivo 7” Energia Pulita e accessibile

            “Obiettivo 8” Lavoro Dignitoso e crescita Economica

            “Obiettivo 9” Imprese Innovazioni e Infrastrutture

            “Obiettivo 10” Ridurre le Diseguaglianze

            “Obiettivo 11” Città e Comunità Sostenibili

            “Obiettivo 12” Consumo e Produzione responsabile

            “Obiettivo 13” Lotta contro il Cambiamento Climatico

            “Obiettivo 14” La vita Sott’Acqua

            “Obiettivo 15” La vita sulla Terra

            “Obiettivo 16” Pace Giustizia e Istituzioni Solide

            “Obiettivo 17” Partnership per gli Obiettivi

            Scarica la versione integrale dell’Agenda 2030

            Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

            Una sfida globale

            Gli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile hanno una validità globale, riguardano e coinvolgono tutti i Paesi e le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e cultura.

            Studio Magnani Partecipa alla sfida! Vuoi partecipare anche tu? chiedi informazioni [wpi_designer_button id=3889]

            Perché scegliere noi ?

            Asimmetrie Fiscali dell’unione Europea

            All’interno dell’Unione Europea ci sono molteplici diversità di trattamento fiscale per cittadini e imprese tra gli stati membri; sfruttare queste asimmetrie fiscali offerte dall’Unione Europea a vantaggio della tua impresa e dei tuoi clienti è sicuramente uno strumento vincente per la tua strategia di ripresa.
            Grazie all’unione dei mercati puoi muoverti e risiedere in ogni paese membro e vendere in un altro paese membro senza alcun problema. Per cui è possibile vivere in Romania, pagare le imposte Romene e al contempo vendere a clienti italiani e degli altri stati membri dell’Unione Europea.

            Oggi è anacronistico che ci siano Stati, come l’Italia che conservino una tassazione molto elevata e al contempo firmino trattati di libero movimento di persone e di libero scambio di capitali. È lapalissiano che coloro che possono andarsene in un paese a tassazione ridotta, senza perdere quote di mercato, preferiscano farlo.

            Già da diversi anni molti imprenditori italiani che vendono in Italia trasferiscono uffici ed unità produttive in paesi a tassazione ridotta senza perdere le quote di mercato Italiane ed estere guadagnare nel tempo, questo in virtù del trattato di libero scambio di merci, persone e capitali.
            Non capisco con quale criterio i nostri politici abbiano firmato quei trattati, senza prevedere una adeguata riforma fiscale al ribasso, solo una persona senza lungimiranza avrebbe firmato trattati bilaterali del genere senza iniziare un processo di riduzione fiscale proprio per evitare fenomeni del genere
            Mentre invece hanno continuato e continuano a tassare gli imprenditori della Piccola e Media Impresa ed i Professionisti italiani trattandoli come animali da soma o spugne da prosciugare e alla fine questi si sono stancati.

            Molti di loro ora sono all’estero, come dargli torto, con questa scelta possono continuare a guadagnare quote di mercato nazionali ed internazionali, abbassando la pressione fiscale e investendo in nuove tecnologie e strategie di marketing, creando così nuova linfa per la loro impresa.

            Credit: Armin Nistor

            Il Trust ( parte 1)

            Che cosa è un Trust

            Il trust è un istituto giuridico di origine anglosassone, pensato e sviluppato dall’ordinamento inglese e dalla tradizione di common law. Non ha una disciplina specifica nel nostro ordinamento in quanto l’Italia, partecipante alla Convenzione Aja del 1985, in cui si dettavano disposizioni comuni sulla legge applicabile al trust, non ha riconosciuto l’istituto e neppure ha inserito norme che lo disciplinassero nel nostro diritto interno. Pertanto l’applicazione di detto istituto nel nostro diritto civile richiede il rinvio alla disciplina elaborata da un paese straniero fra quelli ammessi dalla Convenzione dell’Aja.

            Riconoscimento del Trust in Italia


            Convenzione de L’Aja del 1° luglio 1985 sulla legge applicabile ai trust e al loro riconoscimento: Legge 16 ottobre 1989, n. 364 entrata in vigore il 1° gennaio 1992.
            – Riconosciuti dal nostro ordinamento gli effetti di un trust sottoposto ad una legge straniera
            – Per trust si intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona con atto tra vivi o mortis causa qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un trustee nell’interesse di un beneficiario o per un fine specifico (art. 2 Convenzione)

            I soggetti del Trust

            – ll Disponente (settlor) che trasferisce la titolarità di alcuni beni al trustee
            – Il Trustee che riceve i beni in trust per amministrarli, gestirli, conservarli secondo le disposizioni dell’atto istitutivo
            – I Beneficiari, tra cui può esservi lo stesso disponente, ovvero la finalità o scopo del trust
            – Il Guardiano, soggetto indispensabile nei trust di scopo, eventuale negli altri, con il compito di controllo sulle finalità del trust

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            Antiriciclaggio disposizioni

            La legge di stabilità 2016 prevede l’aumento della soglia per le transazioni contanti (resta invariato invece l’attuale limite per l’emissione di assegni trasferibili) e la soppressione delle norme che hanno riguardato il pagamento dei canoni di locazione e la filiera dei trasporti su strada.

            Sono molte le novità in materia di antiriciclaggio contenute nella legge di stabilità 2016 e che hanno effetto dal 1° gennaio 2016.

            La prima è certamente quella che interviene nell’art. 49 comma 1 del D. Lgs. 21.11.2007 n. 231 e che aumenta da € 999,99 a € 2.999,99 il limite oltre il quale è vietato il trasferimento, a qualunque titolo, tra soggetti diversi, di:

            • denaro contante;
            • libretti di deposito bancari o postali al portatore;
            • titoli al portatore in euro o valuta estera.

            La disposizione di cui sopra, intervenendo solo sul comma 1 dell’art. 49 del D. Lgs. 231-2007, lascia sorprendentemente al vecchio limite di € 999,99 la somma massima che può essere pagata con un assegno trasferibile. Infatti, non è cambiato il comma 5 dell’art. 49 che prevede che “gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a € 1.000 devono recare l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità”.

            Inoltre, al comma 904 della predetta legge di stabilità, viene precisato che resta fermo per le pubbliche amministrazioni l’obbligo di procedere al pagamento, mediante l’utilizzo di strumenti telematici, di stipendi, pensioni e emolumenti a qualsiasi titolo erogati, di importo superiore a € 1.000.

            Quindi, diversamente dal passato, dal 1° gennaio 2016 esistono due limiti diversi per le transazioni in contanti e per l’emissione di assegni bancari e postali, trasferibili.

            Inoltre è stato previsto che per il servizio di rimessa del denaro che interessa gli Istituti di pagamento la soglia è di € 1.000.

            Un’altra variazione in aumento riguarda gli sportelli cambia-valute. Per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta, svolta dai predetti soggetti autorizzati, il limite aumenta dai precedenti € 2.500 a € 3.000.

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