Imprese turistiche e alberghiere Contributi a fondo perduto per la transizione ecologica dal Ministero del Turismo
– Aperto –
Data Scadenza 31/10/2022
Ministero del Turismo. Fondo pratiche sostenibili. Finanziamento a fondo perduto a sostegno della transizione ecologica del settore turistico ed alberghiero.
Il bando ha ad oggetto la concessione di contributi a fondo perduto volti a favorire la transizione ecologica del settore turistico ed alberghiero, incentivando scelte imprenditoriali a minor impatto ecologico, con particolare riguardo alla sostituzione dei set di cortesia monouso con set realizzati con materiali biodegradabili e compostabili.
Rivolto a :
Impresa Avviata
Settore : Servizi, No-Profit, Turismo
Attivo nelle seguenti Regioni :
Abruzzo, Basilicata, Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Molise Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino-Alto Adige Umbria Valle d’Aosta Veneto
Chi sono i beneficiari dell’agevolazione?
Sono beneficiari delle risorse del Fondo pratiche sostenibili i soggetti titolari di strutture turistiche ed alberghiere, esercenti attività ricettiva, a carattere imprenditoriale.
I soggetti beneficiari devono svolgere, in via prevalente, attività di impresa riferita ai codici ATECO indicati di seguito:
Quali sono le agevolazioni previste dal bando?
Contributi a fondo perduto in misura direttamente proporzionale all’importo complessivo della spesa sostenuta, comunque non inferiore ad euro 5.000,00, riconoscendo, nei limiti delle disponibilità di cui all’articolo 1, un contributo pari ad euro 500,00 per ogni 5.000,00 euro di spesa.
Il bando dispone di una dotazione finanziaria pari ad euro 1.000.000,00.
Quali sono i termini di presentazione delle domande
Le domande di aiuto possono essere presentate fino alle ore 12:00 del 31 ottobre 2022, salvo esaurimento della dotazione finanziaria.
Quali sono i progetti finanziabili?
Sono spese ammissibili le spese effettuate per l’acquisto di strumenti ed accessori, realizzati con materiali biodegradabili e compostabili, funzionali all’esercizio dell’attività di impresa, ivi compresi i set di cortesia. I beni indicati devono essere corredati da supporti tecnico-informativi recanti le caratteristiche e la composizione dei prodotti, ai fini della sensibilizzazione dell’utente al loro utilizzo consapevole.
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Rivolgersi ad un professionista significa trovarsi accanto una persona che ha posto alla base del proprio lavoro tutti i valori deontologici, unitamente all’esperienza, alla competenza, alla dedizione al lavoro.
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Eccellenza Italiana: L’Offshore Sbarca ad Agrigento – San Leone – nell’Ottobre 2022
Alberto Re, stimato professionista e organizzatore di grandi eventi, si appresta a orchestrare una tappa italiana del Campionato Mondiale di Offshore. La competizione, inserita nel contesto del Campionato Mondiale Offshore XCAT (Campionato XCAT Powerboat World Series), rappresenta un’importante vetrina internazionale per i motoscafi offshore, con particolare attenzione rivolta ai catamarani ad alte prestazioni noti come “XCAT” (Extreme Catamaran).
La tappa, fissata per il mese di ottobre ad Agrigento, precisamente a San Leone, promette di offrire uno spettacolo di alto livello, coinvolgendo un impressionante contingente di 14 equipaggi provenienti da diverse parti del mondo. La presenza di questi equipaggi assicurerà emozionanti gare offshore in acque aperte, dove la velocità e la maestria dei piloti si coniugheranno per creare momenti indimenticabili.
Le imbarcazioni XCAT, studiate per garantire elevate prestazioni in termini di velocità e manovrabilità, affronteranno percorsi impegnativi che metteranno a dura prova le abilità dei piloti. La serie, sempre più popolare nel panorama delle competizioni offshore, riesce ad attirare sia partecipanti di alto livello che appassionati del mondo dei motori.
In qualità di organizzatore dell’evento, Alberto Re sarà responsabile della pianificazione e dell’esecuzione di ogni aspetto dell’evento. Questi comprenderanno la scelta strategica dei siti delle gare, la definizione accurata dei percorsi, la gestione attenta della sicurezza durante le competizioni, la promozione efficace dell’evento e la risoluzione efficiente di tutte le questioni logistiche.
L’Offshore a Agrigento rappresenta un momento di eccellenza nel panorama delle competizioni nautiche, e la professionalità di Alberto Re è garanzia di un evento di livello mondiale che sarà sicuramente apprezzato sia dagli appassionati del settore che dal pubblico in generale.
Mastro de Paja è uno storico marchio italiano di Pipe artigianali, nasce nel 1972 per volontà di Giancarlo Guidi, esponente Pesarese della lavorazione artigianale della radica e della pipa.
Mastro de Paja stravolge il “rigido” mercato della pipa con il suo design innovativo mettendo a frutto le esperienze acquisite dai produttori lombardi.
Nel 1980 Mastro de Paja entra in una nuova fase, Alberto Montini attuale “Capitano” e proprietario del laboratorio delle “magie” prende le redini dell’azienda.
La sua visione da sognatore e poeta segna per sempre la sua strada, abbassa i volumi di produzione perseguendo il suo “sogno” dell’alta Qualità.
Alberto Montini riunisce un Team di lavoro composto da 5 eccellenze tra i “Maestri Artigiani” l’accurata scelta della radica unita alla fantasia del Designer Montini porta Mastro de Paja ai vertici del settore come porta bandiera del made in Italy.
Le forme classiche unite a lavorazioni da alta “gioielleria” tramutano il manufatto “pipa” in gioielli da collezionare e utilizzare nella quotidianità.
Disegni sempre vari, linee originali e una produzione volutamente limitata fanno delle pipe mastro de Paja, sempre lavorate esclusivamente a mano, oggetti destinati ai più esigenti e raffinati collezionisti, a coloro, cioè, che amano sentire la pipa come “propria”, unica e diversa da ogni altra.
I “Sogni” e le “Visioni” di Montini mutano ancora in positivo ed oggi il suo “Mastropensiero” è non solo creare gioielli di Radica da toccare e gustare, ma vede e vive “La Pipa come un Faro”.
Le Sue creazioni e le sue collezioni sono ispirate a grandi Classici raccontando al mondo la bella storia del made in Italy con le sue linee “la Dolce vita” le “cinque terre” “Roma “ “Milano
volete saperne di più di questa Eccellenza? https://www.mastrodepaja.it
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Sfruttare le Asimmetrie Fiscali in Europa
L’Europa unita offre numerosi vantaggi agli imprenditori perché grazie all’unione dei mercati puoi muoverti e risiedere in ogni paese membro e vendere in un altro paese membro senza alcun problema. Per cui è possibile vivere in Romania, pagare le basse imposte Romene e al contempo vendere a clienti italiani. E’ una follia che ci siano Stati, come l’Italia che conservino una tassazione così elevata e al contempo firmino trattati di libero scambio e libero movimento di persone e capitali. E’ ovvio che tutti coloro che possono andarsene in un paese a tassazione ridotta, senza perdere quote di mercato, preferiscono farlo.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia, per condividere l’impegno a garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano.
L’Agenda globale definisce 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs nell’acronimo inglese) da raggiungere entro il 2030, articolati in 169 Target, che rappresentano una bussola per porre l’Italia e il mondo su un sentiero sostenibile. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso i Goal, i Target e oltre 240 indicatori: rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali.
L’Agenda 2030 porta con sé una grande novità: per la prima volta viene espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, superando in questo modo definitivamente l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e affermando una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.
L’esigenza di una crescita economica rispettosa dell’ambiente risale agli anni Settanta, con la presa di coscienza che il tradizionale modello di sviluppo avrebbe causato nel lungo termine il collasso dell’ecosistema terrestre. Gli attuali sforzi per l’ambiente realizzati dalla comunità internazionale, tra cui l’Accordo di Parigi sul clima, dimostrano che i limiti del Pianeta sono una realtà. Così il nuovo modello di sviluppo ha fondato le sue basi sul rispetto per il futuro, sia del Pianeta, sia delle generazioni prossime.
Il concetto di sviluppo sostenibile presenta una natura complessa, soggetta a numerose interpretazioni, ma la definizione universalmente riconosciuta risale al 1987 e si trova nel cosiddetto Rapporto Brundtland dal titolo “Our Common Future”, i cui principi di equità intergenerazionale e intragenerazionale hanno attirato l’attenzione della comunità internazionale determinando nuovi sviluppi del concetto di sostenibilità, che si è esteso non solo alla dimensione ambientale, ma anche a quella sociale.
L’Agenda 2030 è basata su cinque concetti chiave:
Garantire un’istruzione di qualità, equa e inclusiva (Goal 4) vuol dire anche offrire pari opportunità a donne e uomini (Goal 5); per assicurare salute e benessere (Goal 3), occorre vivere in un Pianeta sano (Goal 6, 13, 14 e 15); un lavoro dignitoso per tutti (Goal 8) richiede l’eliminazione delle disuguaglianze (Goal 10). Gli SDGs sono fortemente interconnessi.
L’Agenda 2030 lancia una sfida della complessità: poiché le tre dimensioni dello sviluppo (economica, ambientale e sociale) sono strettamente correlate tra loro, ciascun Obiettivo non può essere considerato in maniera indipendente ma deve essere perseguito sulla base di un approccio sistemico, che tenga in considerazione le reciproche interrelazioni e non si ripercuota con effetti negativi su altre sfere dello sviluppo. Solo la crescita integrata di tutte e tre le componenti consentirà il raggiungimento dello sviluppo sostenibile.
“Obiettivo 1” Sconfiggere la Povertà
“Obiettivo 2” Sconfiggere la fame
“Obiettivo 3” Salute e benessere
“Obiettivo 4” Istruzione di Qualità
“Obiettivo 5″ Parità di Genere”
“Obiettivo 6” Acqua pulita e Servizi Igienico Sanitari
“Obiettivo 7” Energia Pulita e accessibile
“Obiettivo 8” Lavoro Dignitoso e crescita Economica
“Obiettivo 9” Imprese Innovazioni e Infrastrutture
“Obiettivo 10” Ridurre le Diseguaglianze
“Obiettivo 11” Città e Comunità Sostenibili
“Obiettivo 12” Consumo e Produzione responsabile
“Obiettivo 13” Lotta contro il Cambiamento Climatico
“Obiettivo 14” La vita Sott’Acqua
“Obiettivo 15” La vita sulla Terra
“Obiettivo 16” Pace Giustizia e Istituzioni Solide
“Obiettivo 17” Partnership per gli Obiettivi
Scarica la versione integrale dell’Agenda 2030
Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile
Gli obiettivi fissati per lo sviluppo sostenibile hanno una validità globale, riguardano e coinvolgono tutti i Paesi e le componenti della società, dalle imprese private al settore pubblico, dalla società civile agli operatori dell’informazione e cultura.
Studio Magnani Partecipa alla sfida! Vuoi partecipare anche tu? chiedi informazioni [wpi_designer_button id=3889]
All’interno dell’Unione Europea ci sono molteplici diversità di trattamento fiscale per cittadini e imprese tra gli stati membri; sfruttare queste asimmetrie fiscali offerte dall’Unione Europea a vantaggio della tua impresa e dei tuoi clienti è sicuramente uno strumento vincente per la tua strategia di ripresa.
Grazie all’unione dei mercati puoi muoverti e risiedere in ogni paese membro e vendere in un altro paese membro senza alcun problema. Per cui è possibile vivere in Romania, pagare le imposte Romene e al contempo vendere a clienti italiani e degli altri stati membri dell’Unione Europea.
Oggi è anacronistico che ci siano Stati, come l’Italia che conservino una tassazione molto elevata e al contempo firmino trattati di libero movimento di persone e di libero scambio di capitali. È lapalissiano che coloro che possono andarsene in un paese a tassazione ridotta, senza perdere quote di mercato, preferiscano farlo.
Già da diversi anni molti imprenditori italiani che vendono in Italia trasferiscono uffici ed unità produttive in paesi a tassazione ridotta senza perdere le quote di mercato Italiane ed estere guadagnare nel tempo, questo in virtù del trattato di libero scambio di merci, persone e capitali.
Non capisco con quale criterio i nostri politici abbiano firmato quei trattati, senza prevedere una adeguata riforma fiscale al ribasso, solo una persona senza lungimiranza avrebbe firmato trattati bilaterali del genere senza iniziare un processo di riduzione fiscale proprio per evitare fenomeni del genere
Mentre invece hanno continuato e continuano a tassare gli imprenditori della Piccola e Media Impresa ed i Professionisti italiani trattandoli come animali da soma o spugne da prosciugare e alla fine questi si sono stancati.
Molti di loro ora sono all’estero, come dargli torto, con questa scelta possono continuare a guadagnare quote di mercato nazionali ed internazionali, abbassando la pressione fiscale e investendo in nuove tecnologie e strategie di marketing, creando così nuova linfa per la loro impresa.
Credit: Armin Nistor
Il trust è un istituto giuridico di origine anglosassone, pensato e sviluppato dall’ordinamento inglese e dalla tradizione di common law. Non ha una disciplina specifica nel nostro ordinamento in quanto l’Italia, partecipante alla Convenzione Aja del 1985, in cui si dettavano disposizioni comuni sulla legge applicabile al trust, non ha riconosciuto l’istituto e neppure ha inserito norme che lo disciplinassero nel nostro diritto interno. Pertanto l’applicazione di detto istituto nel nostro diritto civile richiede il rinvio alla disciplina elaborata da un paese straniero fra quelli ammessi dalla Convenzione dell’Aja.
Convenzione de L’Aja del 1° luglio 1985 sulla legge applicabile ai trust e al loro riconoscimento: Legge 16 ottobre 1989, n. 364 entrata in vigore il 1° gennaio 1992.
– Riconosciuti dal nostro ordinamento gli effetti di un trust sottoposto ad una legge straniera
– Per trust si intendono i rapporti giuridici istituiti da una persona con atto tra vivi o mortis causa qualora dei beni siano stati posti sotto il controllo di un trustee nell’interesse di un beneficiario o per un fine specifico (art. 2 Convenzione)
– ll Disponente (settlor) che trasferisce la titolarità di alcuni beni al trustee
– Il Trustee che riceve i beni in trust per amministrarli, gestirli, conservarli secondo le disposizioni dell’atto istitutivo
– I Beneficiari, tra cui può esservi lo stesso disponente, ovvero la finalità o scopo del trust
– Il Guardiano, soggetto indispensabile nei trust di scopo, eventuale negli altri, con il compito di controllo sulle finalità del trust
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La legge di stabilità 2016 prevede l’aumento della soglia per le transazioni contanti (resta invariato invece l’attuale limite per l’emissione di assegni trasferibili) e la soppressione delle norme che hanno riguardato il pagamento dei canoni di locazione e la filiera dei trasporti su strada.
Sono molte le novità in materia di antiriciclaggio contenute nella legge di stabilità 2016 e che hanno effetto dal 1° gennaio 2016.
La prima è certamente quella che interviene nell’art. 49 comma 1 del D. Lgs. 21.11.2007 n. 231 e che aumenta da € 999,99 a € 2.999,99 il limite oltre il quale è vietato il trasferimento, a qualunque titolo, tra soggetti diversi, di:
La disposizione di cui sopra, intervenendo solo sul comma 1 dell’art. 49 del D. Lgs. 231-2007, lascia sorprendentemente al vecchio limite di € 999,99 la somma massima che può essere pagata con un assegno trasferibile. Infatti, non è cambiato il comma 5 dell’art. 49 che prevede che “gli assegni bancari e postali emessi per importi pari o superiori a € 1.000 devono recare l’indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità”.
Inoltre, al comma 904 della predetta legge di stabilità, viene precisato che resta fermo per le pubbliche amministrazioni l’obbligo di procedere al pagamento, mediante l’utilizzo di strumenti telematici, di stipendi, pensioni e emolumenti a qualsiasi titolo erogati, di importo superiore a € 1.000.
Quindi, diversamente dal passato, dal 1° gennaio 2016 esistono due limiti diversi per le transazioni in contanti e per l’emissione di assegni bancari e postali, trasferibili.
Inoltre è stato previsto che per il servizio di rimessa del denaro che interessa gli Istituti di pagamento la soglia è di € 1.000.
Un’altra variazione in aumento riguarda gli sportelli cambia-valute. Per la negoziazione a pronti di mezzi di pagamento in valuta, svolta dai predetti soggetti autorizzati, il limite aumenta dai precedenti € 2.500 a € 3.000.